giovedì 19 giugno 2008

...

ops!

...avevo dimenticato di avere un blog...:(

lunedì 9 giugno 2008

sanguineti post karten

la poesia è ancora praticabile, probabilmente: io me la pratico, lo vedi,
in ogni caso, praticamente così:
con questa poesia molto quotidiana (e molto
da quotidiano, proprio): e questa poesia molto giornaliera (e molto giornalistica,
anche, se vuoi) è più chiara, poi, di quell'articolo di Fortini che chiacchiera
della chiarezza degli articoli dei giornali, se hai visto il "Corriere" dell'11,
lunedì, e che ha per titolo, appunto, "perché è difficile scrivere chiaro" (e che
dice persino, ahimé, che la chiarezza è come la verginità e la gioventù): (e che
bisogna perderle, pare, per trovarle): (e che io dico, guarda, che è molto meglio
perderle che trovarle, in fondo):
perché io sogno di sprofondarmi a testa prima,
ormai, dentro un assoluto anonimato (oggi, che ho perduto tutto, o quasi): (e
questo significa, credo, nel profondo, che io sogno assolutamente di morire,
questa volta, lo sai):
oggi il mio stile è non avere stile:

domenica 1 giugno 2008

sabato 31 maggio 2008

lunedì 26 maggio 2008

oggi parlo io- sui fatti romani. al rogo la diversità.

tollerante cosa? ammirazione verso chi lascia il suo ventre per poter mangiare.


Schifo verso chi ne distrugge l'esistenza.


è l'Italia che prega il signore.


quella del-pace a te fratello mio.


quella degli assassini in parlamento.


quella dei delinquenti al governo.


quella dei sindaci detenuti.


quella dei giovani esaltati nel nome di un dio impiccato.


mi piacerebbe vivere in un mondo colorato. questa è l'ultima tonalità del nero.

domenica 25 maggio 2008

e fuori piove...fabio albanese

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me and bobby mcgee

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Busted flat in Baton Rouge, waiting for a train
And I’s feeling nearly as faded as my jeans.
Bobby thumbed a diesel down just before it rained,
It rode us all the way to New Orleans.

I pulled my harpoon out of my dirty red bandanna,
I was playing soft while Bobby sang the blues.
Windshield wipers slapping time, I was holding Bobby’s hand in mine,
We sang every song that driver knew.

Freedom is just another word for nothing left to lose,
Nothing don’t mean nothing honey if it ain’t free, now now.
And feeling good was easy, Lord, when he sang the blues,
You know feeling good was good enough for me,
Good enough for me and my Bobby McGee.

From the Kentucky coal mines to the California sun,
Hey, Bobby shared the secrets of my soul.
Through all kinds of weather, through everything that we done,
Hey Bobby baby kept me from the cold.

One day up near Salinas, Lord, I let him slip away,
He’s looking for that home and I hope he finds it,
But I’d trade all of my tomorrows for one single yesterday
To be holding Bobby’s body next to mine.

Freedom is just another word for nothing left to lose,
Nothing, that’s all that Bobby left me, yeah,
But feeling good was easy, Lord, when he sang the blues,
Hey, feeling good was good enough for me, hmm hmm,
Good enough for me and my Bobby McGee.

La la la, la la la la, la la la, la la la la
La la la la la Bobby McGee.
La la la la la, la la la la la
La la la la la, Bobby McGee, la.

La La la, la la la la la la,
La La la la la la la la la, hey now Bobby now Bobby McGee yeah.
Na na na na na na na na, na na na na na na na na na na na
Hey now Bobby now, Bobby McGee, yeah.

Lord, I’m calling my lover, calling my man,
I said I’m calling my lover just the best I can,
C’mon, where is Bobby now, where is Bobby McGee, yeah,
Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lord
Hey, hey, hey, Bobby McGee, Lord!

Yeah! Whew!

Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lordy Lord
Hey, hey, hey, Bobby McGee.

sabato 24 maggio 2008

Jai Guru Deva

Words are flowing out like endless rain into a paper cup
They slither wildly as they slip away across the universe
Pools of sorrow, waves of joy are drifting through my open mind
Possessing and caressing me
Jai Guru Deva OM

Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world

Images of broken light which dance before me like a million eyes
They call me on and on across the universe
Thoughts meander like a restless wind inside a letter box
They tumble blindly as they make their way across the universe
Jai Guru Deva OM

Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world

Sounds of laughter shades of live are ringing through my open ears
Inciting and inviting me
Limitless undying love which shines around me like a million suns
It calls me on and on, across the universe
Jai Guru Deva OM

Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world
Nothing's gonna change my world

Jai Guru Deva
Jai Guru Deva
Jai Guru Deva
Jai Guru Deva
Jai Guru Deva (fade out)

heroin

mercoledì 21 maggio 2008

lunedì 19 maggio 2008

domenica 18 maggio 2008

tutti cantano

sotto la doccia o no...tutti cantano...la maggior parte nella mente...
io canto perstradaappenasvegliasemivainascensoresemivieneinmente
unacanzone
macantoancheunamusicaeprovogliesercizidelmaestroenonciriesci...
naturalmentemamidiverteprovarli
ecantosigletvcartoniinnieinvento...ohseinvento!
inventomusicheeparoletestitrasformatisensipersiconcettiincomprensibili
ad
altavocenellamentemdistraggo
cantojanismaleiègrandeenonciarrivoestrozzolavoceinunarisataecanto
califano
estonoeurloestragridoeritentoconmaolucci
mamiperdoneitestiemifermoadascoltareesorridoperlevereveritàed
aspettogodot
magododellasuavoceepoiriprendoincessantecanto
setusuonicantonellamentepernondisturbaremasetucanti...
alloratiascoltootiaccompagno...allorasìcheèdivertente...
peccatoperchicantanellamente...peccatochenonsappiacantare....

adognunoilsuoidolo

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patty

sabato 17 maggio 2008

venerdì 16 maggio 2008

claudio lolli- aspettando godot

Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot, dormo tutte le notti aspettando Godot.
Ho passato la vita ad aspettare Godot.
Nacqui un giorno di marzo o d'aprile non so, mia madre che mi allatta è un ricordo che ho, ma credo che già in quel giorno però invece di poppare io aspettassi Godot.
Nei prati verdi della mia infanzia, nei luoghi azzurri di cieli e acquiloni, nei giorni sereni che non rivedrò io stavo già aspettando Godot.
L'adolescenza mi strappò di là, e mi portò ad un tavolo grigio, dove fra tanti libri però, invece di leggere aspettavo Godot.
Giorni e giorni a quei tavolini, gli amici e le donne vedevo vicini, io mi mangiavo le mani però, non mi muovevo e aspettavo Godot.
Ma se i sensi comandano l'uomo obbedisce, così sposai la prima che incontrai, ma anche la notte di nozze però, non feci nulla aspettando Godot.
Poi lei mi costrinse ed un figlio arrivò, piccolo e tondo urlava ogni sera, ma invece di farlo giocare un po', io uscivo fuori ad aspettare Godot.
E dopo questo un altro arrivò, e dopo il secondo un altro però, per esser del tutto sincero dirò, che avrei preferito arrivasse Godot.
Sono invecchiato aspettando Godot, ho sepolto mio padre aspettando Godot, ho cresciuto i miei figli aspettando Godot.
Sono andato in pensione dieci anni fa, ed ho perso la moglie acquistando in età, i miei figli son grandi e lontani però, io sto ancora aspettando Godot.
Questa sera sono un vecchio di settantanni, solo e malato in mezzo a una strada, dopo tanta vita più pazienza non ho, non posso più aspettare Godot.
Ma questa strada mi porta fortuna, c'è un pozzo laggiù che specchia la luna, è buio profondo e mi ci butterò, senza aspettare che arrivi Godot.
In pochi passi ci sono davanti, ho il viso sudato e le mani tremanti, e la prima volta che sto per agire, senza aspettare che arrivi Godot.
Ma l'abitudine di tutta una vita, ha fatto si che ancora una volta, per un momento io mi sia girato, a veder se per caso Godot era arrivato.
La morte mi ha preso le mani e la vita, l'oblio mi ha coperto di luce infinita, e ho capito che non si può, coprirsi le spalle aspettando Godot.
Non ho mai agito aspettando Godot, per tutti i miei giorni aspettando Godot, e ho incominciato a vivere forte, proprio andando incontro alla morte, ho incominciato a vivere forte, proprio andando incontro alla morte.

martedì 13 maggio 2008

Edgar Lee Masters attraverso gli occhi di fernanda pivano

LA COLLINA

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felicie?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag -
tutt, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione? *
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov'è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all'amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.

traduzione di ferdanda pivano

lunedì 12 maggio 2008

non saprei ma ci provo

dare un ricordo...per cui ricordare...battiti di ciglia

come ali

-non ce la farò

e chi sosteneva- ce l'ha fatta.

pensare con il tempo con un sorriso

per sentieri poco vivi della memoria. Infatti io non lo so, lo suppongo, ma davvero non lo so, non lo posso sapere...l'hanno detto ho visto ho sentito.

raccontavano e poi immagini note ansia delirio lacrime...e poi ?

resterà un segreto..come sempre.

remedios

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Remedios, niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
y las manos llenas de perlas
el sol en tu frente y en la sonrisa
blanca orquidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero pequeña, chiquita, preciosa,
hermosa, piccola, piccola, piccola, piccola, pico, pico, pico..."
Tu historia, una vez, nos la contó,
dios, tu hermanito con su guitarra,
tú estabas dormida baja la luna,
tú estabas feliz, pequeña Remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermos, piccola, piccola, piccola,
piccola, pico, pico, pico..."
El sol en tu frente y en la sonrisa,
blanca orguidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermos, piccola, piccola, piccola,
piccola, pico, pico, pico..."

domenica 11 maggio 2008

sunday morning- velvet underground

Sunday morning, praise the dawning
It's just a restless feeling by my side
Early dawning, Sunday morning
It's just the wasted years so close behind
Watch out, the world's behind you
There's always someone around you who will call It's nothing at all
Sunday morning and I'm falling
I've got a feeling I don't want to know
Early dawning, Sunday morning
It's all the streets you crossed, not so long ago
Watch out, the world's behind you
There's always someone around you who will call It's nothing at all
Watch out, the world's behind you
There's always someone around you who will call It's nothing at all
Sunday morning
Sunday morning
Sunday morning

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image of Gaia Gulizia
http://www.myspace.com/furor_artis

sabato 10 maggio 2008

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Noi leggevamo un giorno per diletto,
noi leggevamo un giorno sul diretto,
soli eravamo e senza alcun sospetto,
sordi eravamo e senza alcun cornetto,
stolti eravamo e senza alcun concetto,
saliti a Teramo senza biglietto,
senza burro né strutto,
né pancetta né prosciutto.
Morti eravamo, senza alcun costrutto.
Sola, la morte, in sala d'aspetto,
era una morte di modesto aspetto,
povera morte senza doppiopetto,
ci fece un cenno dai vetri e fu tutto

gianni rodari

venerdì 9 maggio 2008

follia-UNOnessuno&Centomila

« Chi era colui? Nessuno. Un povero corpo, senza nome, in attesa che qualcuno se lo prendesse.

Ma, all'improvviso, mentre così pensavo, avvenne tal cosa che mi riempì di spavento più che di stupore.

Vidi davanti a me, non per mia volontà, l'apatica attonita faccia di quel povero corpo mortificato scomporsi pietosamente, arricciare il naso, arrovesciare gli occhi all'indietro, contrarre le labbra in su e provarsi ad aggrottar le ciglia, come per piangere; restare così un attimo sospeso e poi crollar due volte a scatto per lo scoppio d'una coppia di starnuti.

S’era commosso da sé, per conto suo, ad un filo d'aria entrato chi sa donde, quel povero corpo mortificato, senza dirmene nulla e fuori della mia volontà.

«Salute!» gli dissi.

E guardai nello specchio il mio primo riso da matto. »
Easy living,
killed the young dudes,
in the high boots.
Teenage,
in the pace age,
that's when love burns,
now it's your turn.

Fascination
Fascination
It's just the way we feel.

Fascination
Fascination
It's just the way we feel. (yeah)

We love this exaltation (woh-oh, o-o-oh)
We want the new temptations (woh-oh, o-o-oh)
It's like a revelation (woh-oh, o-o-oh)
We live on fascination

Passion,
is our passion,
in the moonlight,
on a joy ride.
Easy living,
killed the young dudes,
in the high boots. (oh yeah)

Fascination
Fascination
It's just the way we feel (come on).

We love this exaltation (woh oh, o-o-oh)
We want the new temptations (woh oh, o-o-oh)
It's like a revelation (woh oh, o-o-oh)
We live on fascination.

The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
The word is on your lips - say the word
Fas-ci-na-tion!

We love this exaltation (woh-oh, o-o-oh)
We want the new temptations (woh-oh, o-o-oh)
It's like a revelation (woh-oh, o-o-oh)
We live on fascination (o-oh...)

Say the word now (fa-sci-nation)
Say the word
Come on say the word now (fa-sci-nation)
Come on (fa-sci-nation)



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giovedì 8 maggio 2008

margherite volano nel cielo- Fabio ALbanese

Margherite volano nel cielo

liberidisentirsiliberi

escludere ogni tinta. a ritroso. fino agli anni del confine. Al
diavolo la capacità persuasiva del carosello. Vivo nel mondo del
passato e del futuro. Il presente è niente. Basta con arte e poesia.
poesia non necessita di retorica. addio forme poetiche. inneggio alla
rottura perchè tale è il pensiero: inter-rotto. Botticelli è una via,
un esercizio commercile, un nome su un libro. E' la rivolta delle
veneri. Specchi senza specchi manchiamo della nostra materia
riflettente. portiamo a spasso il nostro peso e dei fuscelli nostri
simili. parole al vento, siamo noi ed i nostri corpi. Paura del
marrone amore per il bianco. tu non hai santi, non sei come me. oppio
dei popoli- e torna il barbuto a ricordare tornate premonizioni
cassandrine.
armonia dantesca dove colori e musica danzano in un girotondo.ma no,
girotondo è illecito. quale libertà?. dalle polis la distruzione.
potere scompare e riappare articolato. il potente dice che non si può:
parlaredireagirefarestonareman
ifestarescioperare. restituisco il
pensiero all'origine.non serve più. scopro di essere in catene. da
sempre.